Violetta Bellocchio ha deciso di sparire, cancellando ogni traccia di sé dopo che un uomo ha abusato di lei nel tragitto verso casa. Ha tagliato tutti i legami. Gettato telefoni. Gli abiti indossati in tv sono finiti nei cassonetti dei vestiti usati. Ha fatto in modo che non la trovasse più nessuno.
Quando un corpo subisce una violenza non è più quello di prima. Il trauma disintegra ciò che siamo, modifica la percezione di sé e del pericolo circostante, fino a farci vedere l’allontanamento dalla quotidianità, ormai compromessa, come unica via di salvezza. Questa è l’urgenza che ha spinto Violetta al disfacimento della propria identità. Il suo alter ego in quel periodo è stato Barbara Genova, un nome, un corpo con cui ha vissuto, lavorato, pubblicato per due anni, lontano dalla sua lingua madre, diventando una sconosciuta. Barbara Genova ha permesso a Violetta di tornare alla luce, con un tempo privato e mesi di paziente lavoro solitario mentre il suo volto cambiava e il suo sistema nervoso andava riparandosi. Ma è stata Barbara a inventarsi la Violetta di oggi o il contrario? Quali tracce vivono ancora in lei?
In Electra, la trasformazione del dolore in una lotta per riprendere il controllo del proprio io riporta Violetta Bellocchio faccia a faccia con i suoi lettori, nel travolgente racconto della sua scomparsa.
Violetta Bellocchio (Milano, 1977) è scrittrice, traduttrice e giornalista. Autrice del memoir di successo Il corpo non dimentica (2014), nel 2019 è stata voce e autrice del podcast Daimon. Con lo pseudonimo Barbara Genova ha pubblicato su diverse riviste online in lingua inglese. In seguito ai fatti ricostruiti in questo libro ha abbandonato la vita pubblica e si è resa irreperibile per alcuni anni.
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