Se gli uomini di notte sognano di volare, cosa accade a un uccello che dorme? Questo libro è un’esplorazione delle attività oniriche delle specie non umane: un’indagine che apre una finestra sui loro comportamenti a occhi chiusi e sulla loro vita interiore.
David M. Peña-Guzmán si immerge in uno dei misteri da sempre sotto al nostro sguardo, eppure tuttora solo in parte risolto: l’uomo è davvero l’unico animale a vivere emozioni, stimoli e visioni oltre la veglia? Mettendo a confronto i dati delle più recenti ricerche comportamentiste e neuroscientifiche con le teorie dei filosofi della mente, Peña-Guzmán cerca di fare il punto su ciò che sappiamo sul sonno dei nostri coinquilini del pianeta Terra: dal polpo Heidi, che mentre dorme mostra variazioni di colore come quando si mimetizza per cacciare le sue prede, ai diamantini australiani, il cui schema di attivazione neurale nel sonno è identico a quello registrato quando imparano dai genitori a cantare; dagli scimpanzé, che «parlano» nel sonno con il linguaggio dei segni appreso da svegli, agli incubi degli elefanti sopravvissuti ai bracconieri, che vagano nella notte alla ricerca delle madri uccise.
Quando gli animali sognano ci conduce sulle soglie di una inedita «teoria zoologica dell’immaginazione », esortandoci a considerare gli animali come esseri coscienti in tutto e per tutto, che «contano e per i quali le cose contano»: perché se, parafrasando Freud, i nostri sogni sono la «via regia» verso le nostre emozioni, quelli degli animali non possono che condurre a una meta simile.
Traduzione di Simonetta Frediani
David M. Peña-Guzmán (Guadalajara, 1986) è professore associato di Storia e filosofia della scienza alla San Francisco State University, dove si occupa di studi sul comportamento degli animali e di antispecismo.
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