Ogni giorno Steven Blaum entra nel suo ufficio nel Dipartimento per la libertà vigilata di New York. Ogni giorno sfilano davanti a lui tossici, piccoli criminali, vagabondi. Nonostante lo squallore che lo circonda, Blaum continua a credere che il suo lavoro non serva solo a esercitare un flebile controllo su un ammasso di vite spezzate, ma che possa davvero cambiare il destino dei suoi assistiti e permettere loro di reinserirsi nella società. Ma non ha mai incontrato qualcuno come Darryl King: giovane, spietato, privo di qualsiasi cosa possa assomigliare a una coscienza, la sua unica aspirazione è scalare la catena alimentare degli spacciatori di crack. King è il perfetto prodotto del ghetto di Harlem, di generazioni di criminali e di un sistema che lo ha già condannato fin dalla nascita. Dall’incontro tra i due scocca una scintilla di odio dalle conseguenze imprevedibili che porta Blaum a rinnegare tutto il suo idealismo e trasforma King, suo malgrado, in un grottesco eroe dei diseredati. Ambientato negli anni novanta, al culmine dell’esplosione del crack,
Slow Motion Riot è un noir metropolitano durissimo, che fotografa con realismo spietato tanto il mondo violento degli spacciatori, quanto un sistema giudiziario fallibile e manipolabile.
Peter Blauner
Peter Blauner, è stato a lungo inviato per il New York Magazine, prima di dedicarsi a una fortunata carriera di scrittore. Vive a New York con la moglie Peg Tyre, anche lei scrittrice, e i due figli.
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