In Ore incerte due amanti senza patria vagabondano in uno spazio che non ha confini. Si chiamano Hatem e Suleika e il narratore li incontra nei pressi della Zisa di Palermo, mentre vivono in bilico tra mondi diversi, tra diorami e meridiane, con la loro Baghdad sempre presente nei pensieri. Come due figure mitiche, si osservano a distanza mentre percorrono il loro viaggio, intenti a strappare attimi di passione dalle loro vite intrecciate. Ne nasce così un romanzo d'avventura che non conosce strade rettilinee ma solo soste, incontri e momenti rubati.
Viaggiare e raccontare sono una fuga costante dall'ordinario, «un'ora incerta» che si muove tra albe e tramonti, tra luci e ombre, tra gioia e dolore. I luoghi stessi prendono vita alla stregua di personaggi intravisti in una lanterna magica: spiagge che sprofondano nell'infinito, fari che illuminano sogni e ricordi, porti dove il mare e la terra si mescolano fino a confondersi.
Silvio Perrella dà vita a una danza di parole e immagini che ha il ritmo indiavolato di un bolero, dove Hatem e Suleika si trasformano nel simbolo di un amore che sfida il tempo e lo spazio, alla costante ricerca di un nuovo orizzonte da attraversare insieme.
Silvio Perrella (Palermo, 1959), scrittore, ha pubblicato tra gli altri Fino a Salgareda (2003), Giunapoli (2006), In fondo al mondo (2014), Doppio scatto (2015, nuova edizione 2024), Petraio (2021), Metronomi sotto i tavoli (2024). Ha curato il Meridiano delle opere di Raffaele La Capria e con lui ha scritto a quattro mani Di terra e mare (2018). Collabora con Rai Radio 3 e con la Radio svizzera italiana.
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