«Si chiamava Gabriela Almanza, donna strana, sensibile, corteggiata da legioni di studenti e di professori all’università. Era molto seduttiva, disinvolta ma, occhio!, pericolosa: sapeva darti spago, poi ritirarlo.»
Spinto dal desiderio di scoprire il mondo, Daniel lascia Montevideo e si imbarca su un transatlantico per Londra. A bordo c’è una donna molto particolare e, per seguirla, Daniel cambia meta e approda a Madrid. Ma il loro amore travolgente si consuma in poco tempo. È solo quarant’anni dopo, quando il ragazzo di allora è diventato uno scrittore famoso, che si ritrova faccia a faccia con quel periodo così intenso e bruciante, e con un enigma inaspettato per cui diventa un detective innamorato della propria preda.
Daniel Chavarría è nato in Uruguay nel 1933. Una vita avventurosa l'ha condotto a svolgere i mestieri più vari: professore di lingue in Marocco, cicerone al Museo del Prado, venditore ambulante in Italia, minatore e fabbro in Germania, fino ad approdare all'Avana, dove è stato professore universitario di Latino, Greco e Letteratura classica. I suoi romanzi sono pubblicati in Italia dalla Marco Tropea Editore: La sesta isola, Il rimedio universale, L'occhio di Cibele (Premio Flaiano 1998), Quell'anno a Madrid, Ritorno di fiamma (scritto insieme a Justo Vasco), Il rosso del pappagallo (Premio Casa de Las Américas 2000). Nel 2002 la Mystery Writers of America ha conferito a Adiós muchachos l'Edgar Allan Poe Award, il più prestigioso riconoscimento americano per la letteratura di genere poliziesco e fantastico, vinto per la prima volta da un autore latinoamericano.
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