Le tetradi perdute – secondo alcuni il vero capolavoro di Marshall McLuhan – nasce come continuazione di Gli strumenti del comunicare e di La legge dei media. Nel corso del loro lavoro di aggiornamento e revisione, Marshall McLuhan e suo figlio Eric trovano uno strumento teorico completamente nuovo, che si manifesta in una forma assolutamente inusitata e che si applica tanto ai prodotti materiali (come gli occhiali) quanto a quelli astratti (come la repubblica) dell’evoluzione.
Le nuove leggi scoperte dai McLuhan sono un metodo valido e rivoluzionario per la comprensione di ogni fenomeno umano. Sono le tetradi. Una tetrade raggruppa le quattro leggi che governano tutte le innovazioni umane: ogni innovazione amplifica, rende obsoleto, recupera e capovolge qualcosa. Questi processi hanno luogo in tutti i casi, senza eccezioni, ogni volta che un’innovazione si sviluppa e si diffonde nella cultura e nella società; perciò sono stati chiamati leggi. Sono le leggi dei media nella loro forma definitiva. Per esempio, il refrigeratore amplifica la gamma dei cibi disponibili, rende obsoleti il cibo fresco e il cibo essiccato, recupera il tempo libero di chi provvede alla cucina e si capovolge nell’omogeneità di sapore e consistenza. Oppure: l’orologio amplifica il lavoro, rende obsoleto l’ozio, recupera la storia come forma d’arte e si capovolge in un eterno presente. O ancora: la macchina fotografica amplifica l’aggressione privata, rende obsoleta la privacy, recupera il passato come presente e si capovolge nel dominio pubblico.
Le tetradi perdute di Marshall McLuhan è l’opera che offre la cornice teorica conclusiva per l’analisi di ogni nuovo medium. E lo fa in una forma che trascende la forma tradizionale del discorso, la forma saggio, la forma comune di una comunicazione umanistica: una tetrade è una poesia, una strofe di quattro versi, presentata con un suo peculiare codice visivo. Qui accompagnata dalle spiegazioni di Eric McLuhan, che ci consentono di seguire il processo di invenzione e sviluppo delle tetradi nel suo farsi: ci consentono di assistere all’ultima rivelazione del grande filosofo dei media.
Traduzione di Fabio Deotto
Marshall McLuhan (Edmonton, 1911 - Toronto, 1980) è stato uno dei più influenti e profetici osservatori della civiltà contemporanea, anticipatore della società di internet. Con i suoi saggi ha rinnovato radicalmente gli studi sui media ed è stato uno dei primi a includere la tecnica e la tecnologia della comunicazione tra gli oggetti del sapere umanistico. Tra le sue opere ricordiamo La sposa meccanica (1951), La galassia Gutenberg (1962), Dal cliché all’archetipo (1970). Nel 2019 il Saggiatore ha pubblicato Le tetradi perdute di Marshall McLuhan (con Eric McLuhan).
scopri di più sull'autoreEric McLuhan (1942-2018) è stato uno studioso dei media e della comunicazione. Delle opere scritte insieme al padre Marshall sono state pubblicate in Italia La città come aula (Armando, 1984) e La legge dei media (Edizioni Lavoro, 1994).
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