La Città sorge da tempo immemorabile in un piccolo emirato del Medio Oriente, ricco di petrolio, corruzione e ingiustizie. Il potere dei suoi governanti si regge sulla polizia segreta e sui censori che filtrano tutto ciò che passa su internet, capeggiati da una figura misteriosa, conosciuta solo come la Mano. Il giovane Alif è un abilissimo hacker, la cui attività consiste nel celare in rete le identità dei suoi molti clienti: estremisti, dissidenti o chiunque voglia nascondersi agli occhi dello stato. La sua vita prende una piega inaspettata quando viene scaricato da Intisar, sua aristocratica fidanzata, promessa in sposa a un principe della famiglia reale. La gelosia di Alif si trasforma in paura quando scopre che il nuovo fidanzato di Intisar non è altro che la Mano, il suo più acerrimo avversario sui campi di battaglia del web. Ma è l’ultimo dono della ragazza a segnare il destino di Alif: un libro antico e misterioso, I mille e un giorno. Nel corso dei secoli studiosi e mistici hanno sussurrato che le sue pagine sono state dettate dai jinn, gli esseri soprannaturali della mitologia araba, a metà tra gli angeli e gli uomini. E ora la Mano lo brama, convinto che sia la chiave per creare un nuovo sistema informatico. Inseguito dalla polizia segreta, ad Alif non resta che fuggire e cercare aiuto nei bassifondi della Città: una fuga che gli aprirà le porte di un mondo invisibile e parallelo dove i jinn sembrano davvero esistere, nascosti agli occhi degli uomini. Un mondo ricco di nemici e alleati, dove forse si cela il segreto per sconfiggere la Mano.
G. Willow Wilson ha creato una miscela esplosiva, che intreccia il mondo degli hacker con la religione, i moti della Primavera araba con la mitologia. Alif l’invisible è un romanzo imprevedibile che riesce a far riflettere sull’uso che facciamo di internet, su ciò a cui decidiamo di credere e, magari, anche sul significato dell’amore.
G. Willow Wilson, dopo essersi convertita all’Islam, ha lavorato come giornalista in Egitto. I suoi articoli sono apparsi sul New York Times Magazine, l’Atlantic Monthly e il Canada National Post. Da queste esperienze ha tratto il saggio The Butterfly Mosque. Tornata negli Stati Uniti ha iniziato l’attività di sceneggiatrice di fumetti e nel 2007 ha pubblicato la sua prima graphic novel, Cairo, premiata dal Publishers Weekly e dall’American Library Association. Ha al suo attivo diverse serie scritte per DC Comics e Marvel Comics.
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