«Un’isola di storia dell’arte mai considerata prima. È il divenire di un frammento della società anglosassone a metà tra le due guerre, di quella eccentrica e squisita minoranza che andava scoprendo, tra l’altro, il gusto e le atmosfere italiane – si pensi ai tre fratelli Sitwell e, ancora prima, al grande Pound. È dunque attraverso una folla di atmosfere, conflitti e confidenze – ogni opera ne porta le tracce – che il lettore potrà ricostruire o resuscitare il clima di “un altro tempo”. Sculture, dipinti e disegni, ma anche oggetti d’uso, grafica editoriale, foto libri, arredi, quasi del tutto sconosciuti fuori dall’Inghilterra e, in buona parte, mai esposti. Non saranno tra le realizzazioni più alte del secolo: solo una circostanza del Novecento, non memorabile per aver dato alla luce opere eccezionali, ma certo opere bizzarre, talvolta audaci; e non solo in merito alle arti figurative. Un itinerario che ha il gusto di una rivelazione appassionante anche perché riesuma dai decenni i tratti e le relazioni tra personaggi singolarmente colti, persino quando il discorso si smorza in una dimensione domestica.»
Lea Vergine, critica d’arte contemporanea, con il Saggiatore ha pubblicato L’altra metà dell’avanguardia. 1910-1940. Pittrici e scultrici nei movimenti delle avanguardie storiche (2005), Parole sull’arte. 1965-2007 (2008) e Un altro tempo. Tra Decadentismo e Modern Style (2012).
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