C’è chi, nonostante i tentativi di una vita intera, non ha mai vinto alla lotteria, e chi invece ce l’ha fatta quattro volte. A qualcuno è capitato anche di ritrovare in una bancarella in riva alla Senna la copia di Moby Dick letta al college vent’anni prima, dall’altra parte dell’Atlantico. Oppure, come a Francesco e Manuela, di darsi un appuntamento al buio in un hotel in Sardegna, incrociando l’appuntamento al buio di un altro Francesco e un’altra Manuela. E che dire di Abraham Lincoln, che in sogno previde nel dettaglio il proprio assassinio?
Quante probabilità c’erano che queste piccole ma sbalorditive coincidenze si verificassero? Nell’ottica della matematica, i «casi della vita» che tanto ci affascinano e ci inquietano sono meno infrequenti di quanto si tenda a credere. Con la grazia, l’acume e l’irriverenza a cui ha abituato i suoi lettori, Joseph Mazur in questo libro invita a osservare tutte le sfumature dell’inverosimile, dalle più esilaranti alle più angosciose, accompagnandoci in un indimenticabile viaggio nella matematica della probabilità. Non solo apprenderemo leggi e paradossi, ma ci divertiremo con aneddoti irresistibili e sconvolgenti, rivedremo in un’altra prospettiva le coincidenze più incredibili della storia umana, rifletteremo sull’uso narrativo della casualità nel mito, nella letteratura e nel cinema, ci interrogheremo sui dilemmi che l’inesorabile esperienza del caso solleva tra i filosofi e gli scienziati, ma anche tra i giudici e gli avvocati. Scopriremo che sono soltanto le nostre aspettative psicologiche, e le nostre idee culturalmente acquisite di ordine e disordine, a farci sembrare così assurdi certi colpi di fortuna e certi scherzi del destino. E al termine del viaggio ci ritroveremo a contemplare la magnifica vastità dell’universo in cui viviamo, così complesso e interdipendente: la realtà imponderabile continuerà a sorprenderci, ma nella consapevolezza che, dopotutto, non è che una questione di numeri.
Grazie a prove persuasive e sorprendenti, Travolti dal caso convincerà anche i lettori più scettici dell’inevitabilità del sublime e dell’inatteso. Perché – come avverte Mazur – se esiste la benché minima probabilità che qualcosa accada, prima o poi, da qualche parte, è destinata ad accadere.
Joseph Mazur è professore emerito di Matematica presso il Marlboro College nel Vermont. Tra le sue opere di storia della matematica e della fisica, il Saggiatore ha pubblicato Achille e la tartaruga (2009) e Storia dei simboli matematici (2015).
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