Pubblicato nel 1976, Keywords di Raymond Williams ha rappresentato un punto di riferimento per un’intera generazione di studiosi, una mappatura autorevole della varietà di significati relativi a termini centrali nel dibattito su cultura e società. Il punto essenziale per Williams non era soltanto che i significati delle parole cambiano nel corso del tempo, ma che esse cambiano in relazione alle situazioni e alle necessità politiche, sociali ed economiche. Giungeva a maturazione in quegli anni il paradigma dei cosiddetti Cultural Studies, uno strumento innovativo di ricerca teorica che, abbattendo le barriere disciplinari, mirava a creare una sinergia tra diversi campi del sapere (critica letteraria, filosofia, antropologia, sociologia ecc.). Nel corso degli ultimi trent’anni gli studi culturali hanno incontrato un crescente successo, dis semi - nandosi a livello planetario come chiave di lettura privilegiata del presente. Da ciò l’esigenza di for nire un aggiornamento del lessico formulato da Williams. Risultato di questo sforzo è Nuove parole chiave. Da «alternativo» a «welfare», il volume presenta la se - mantica storica di 142 lemmi, evidenziando le con - ti nuità e le rotture di significato sullo sfondo delle trasformazioni storiche e sociali. L’indagine genea - logica è tuttavia orientata al presente, alle po ste in gioco politiche che il conflitto per il «senso delle parole » riveste in società dove la sfera culturale risulta sempre più centrale, sia nelle dinamiche produttive sia nella definizione delle identità poli tiche ed esistenziali. L’analisi di termini come «li bertà», «potere», «classe» o «democrazia» introduce quindi ai cambiamenti intervenuti nella vita collettiva, nelle appartenenze, nella possibilità di pensare la politica. Facendo propri anche gli aspetti più eterogenei della contemporaneità, attraverso l’esame di parole come «queer» o «gender», Nuove parole chiave si sofferma inoltre sui cambiamenti più recenti e radicali di una realtà in continua trasformazione. Con i contributi di alcuni tra gli intellettuali più noti a livello internazionale – da Zygmunt Bauman a Frank Webster a Steven Rose –, questo volume offre un prezioso strumento critico, un modello di ricerca che ridefinisce i parametri e l’efficacia del lavoro intellettuale.
Lawrence Grossberg è Morris Davis Professor di mediologia e studi culturali presso la University of North Carolina a Chapel Hill.
scopri di più sull'autoreMeaghan Morris è professore di studi culturali presso la Lingnan University di Hong Kong.
scopri di più sull'autoreTony Bennett è professore di sociologia presso la Open University.
scopri di più sull'autorecarrello
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