Terra, XXI secolo. Ogni anno scompaiono fino a 10.000 specie. Le emissioni di anidride carbonica crescono esponenzialmente, ma i governi non riescono ad accordarsi per limitarle. Quando qualcuno percorre un chilometro con un diesel sottrae 7 minuti di vita al resto della popolazione. E anche se sviluppassimo le fonti rinnovabili, con gli attuali tassi di consumi da qui a 300 anni dovremmo coprire di pannelli solari ogni centimetro di terra per avere abbastanza energia. Benvenuti nell’Antropocene, l’epoca dominata dall’uomo.
Mike Berners-Lee, però, è ottimista: il futuro del nostro pianeta non è segnato, non dobbiamo cercarcene un altro. Ci sono molte cose che possiamo fare, qui e ora, per cambiare il corso degli eventi. A partire dalle nostre abitudini alimentari: nelle scelte personali, per esempio diminuendo il consumo di carne e latticini; e soprattutto su scala globale, ridistribuendo la produzione di cibo tra i vari paesi, in modo che si smetta di sprecarlo in Occidente e morire di fame nel resto del mondo. Tra energia e sviluppo industriale, sovrappopolamento e organizzazione del lavoro, Berners-Lee passa in rassegna gli ambiti più problematici, propone soluzioni concrete per ridurre il nostro impatto ambientale e dà conto di tutto quello che la politica potrebbe fare per la sopravvivenza della Terra.
NO PLANET B è una guida pratica per tutti coloro che hanno a cuore il futuro. Un libro sorprendente, che ci rivela come il nostro domani dipenderà non tanto dalla tecnologia, quanto dai valori che sapremo condividere per costruire un mondo più giusto ed equo. Trovando così finalmente una risposta alla domanda posta ormai da milioni di giovani: «Come possiamo continuare a vivere felicemente sulla Terra?».
Traduzione di Carlo Capararo
Mike Berners-Lee (1964) è professore e membro dell’Institute for Social Futures della Lancaster University, dove svolge attività di ricerca su sviluppo sostenibile, sistemi alimentari ed effetto serra. Fra le sue opere ricordiamo La tua impronta. Scopri l’impatto ambientale di ogni cosa (Terre di mezzo, 2013) e The Burning Question (2013).
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