Il Novecento è stato il secolo della fisica. Albert Einstein, Niels Bohr, James Clerk Maxwell, Michael Faraday: le scoperte di questi scienziati hanno cambiato il modo in cui guardiamo all’universo e alla nostra posizione al suo interno. I semi della loro curiosità intellettuale – che li ha spinti a mettere radicalmente in discussione le certezze della fisica newtoniana – germogliano oggi in una rivoluzione tecnologica senza precedenti, alle cui stupefacenti conferme sperimentali succedono teorie sempre più radicali e sofisticate, destinate ad abbattere i nostri preconcetti in merito alla natura delle stelle, alla materia oscura, ai buchi neri e soprattutto all’origine dell’universo.
È proprio dal tentativo di capire cosa accadde al momento del Big Bang che Neil Turok – collega a Cambridge di Stephen Hawking e fra i più influenti cosmologi contemporanei – parte per raccontare non solo le sfide, gli ostacoli, i traguardi della scienza degli ultimi cento anni, ma anche la storia di una fascinazione senza tempo: quella che, dagli albori della civiltà, ha spinto l’uomo ad alzare gli occhi verso le profondità stellate; quella che Turok stesso, bambino in un Sudafrica lacerato dall’
apartheid, ha avvertito guardando il cielo e scambiandolo per una sconfinata volta dipinta. Fin da Archimede e Anassimandro, comprendere l’universo significa capire ciò che siamo, ciò che dovremmo aspirare a essere, e dalle scoperte di questi ultimi, emozionanti anni – come quella che nel 2012 ha portato gli scienziati del CERN a individuare l’inafferrabile bosone di Higgs – discende una rinnovata fiducia nell’uomo e nelle sue capacità.
Con questa fiducia Turok guarda non solo ai successi di oggi, ma agli scenari di domani, dai computer quantistici all’elusiva teoria del tutto, che i fisici non smettono di cercare. Caratterizzato da una efficacia affabulatoria che lo avvicina ai classici di divulgatori come Stephen Jay Gould o Brian Greene,
L’uomo e l’universo è un invito a non smettere mai di meravigliarsi per la straordinaria complessità del mondo che ci circonda e per le infinite possibilità della mente umana – quel cosmo interiore le cui idee più luminose assomigliano davvero a bagliori di supernove.
Neil Turok
Neil Turok insegna Fisica matematica nel dipartimento di Matematica applicata e Fisica teorica all’Università di Cambridge. Insieme a Steinhardt è considerato uno dei massimi studiosi di cosmologia moderna.
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