Che cos’è l’aggressività, un istinto o un comportamento appreso? Che cosa distingue la bellicosità tra membri della stessa specie dal comportamento predatorio? C’è una differenza tra l’aggressività nell’uomo e negli altri animali? Perché le manifestazioni violente hanno a volte una forte componente rituale, che non sembra all’opera nella nostra specie? Nel rispondere a queste domande, Konrad Lorenz, sulla scorta di Darwin, ricondusse il comportamento degli animali e quello dell’uomo agli stessi princìpi evolutivi. Raccolte in
L’aggressività, saggio denso e meditatissimo – originariamente pubblicato nel 1963 con il provocatorio titolo
Il cosiddetto male –, le sue tesi continuano ad animare un dibattito appassionato che oltre ai biologi coinvolge scienziati sociali, psicologi e umanisti, e rappresentano un punto di riferimento e un potente stimolo di riflessione per le ricerche successive.
I pesci maschi della barriera corallina, in mancanza di rivali dello stesso sesso, arrivano a attaccare le proprie femmine e la prole. Lorenz parte da questo esempio di bellicosità innata, per poi prendere in esame svariati casi di aggressività: dai combattimenti rituali dei lupi e dei leoni alle colonie di ratti, i cui membri sono solidali tra loro ma spietati nei confronti di chi non ne fa parte. L’aggressività, letta in questa chiave etologica, è un istinto che esige una scarica periodica, in competizione con i molti altri istinti animali e umani.
Diversamente dall’uomo, però, gli animali hanno un’innata inibizione a uccidere gli appartenenti alla stessa specie. Una differenza che risalta in modo particolare nel ripercorrere il cruento XX secolo, in cui la rapidissima accelerazione tecnologica ha permesso all’umanità di costruire armi estremamente potenti senza dare ai lenti processi dell’evoluzione biologica il tempo di far emergere i corrispondenti meccanismi inibitori. Con
L’aggressività il Saggiatore non ripropone solo una pietra miliare dell’etologia, ma anche una sconcertante – e per certi versi profetica – proposta di autoanalisi della nostra natura e dei nostri lati oscuri.
Konrad Lorenz
Konrad Lorenz (Vienna 1903 - Altenberg 1989), vincitore del Nobel per la medicina nel 1973, è considerato l'esponente più prestigioso dell'etologia. Tra i suoi libri ricordiamo L'anello di Re Salomone (1949), Evoluzione e modificazione del comportamento (1965), Sul comportamento degli animali e dell'uomo (1965) e L'altra faccia dello specchio (1973).
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