La vampa è un libro sul potere che costruisce e dissolve ogni cosa: persone, famiglie, imperi commerciali, interi stati. È un romanzo che si muove tra due figure, un bambino e suo nonno, Annibale e Riccardo.
Riccardo viene chiamato «il fondatore», ha dato vita a una delle maggiori imprese internazionali di import-export alimentare, la Angelini Grani: un luogo labirintico, in un indefinito Centro Italia, in grado di celare la storia segreta, mitologica e criminale del nostro paese, dagli anni eroici della Resistenza fino al buio periodo di Tangentopoli.
Annibale ha sei anni ed è lui a raccontarci queste vicende oscure. Possiede la capacità di vedere, nel passato e nel futuro, tutto quello che è successo e succederà alla sua famiglia. Non comprende appieno ciò che osserva, non ha la possibilità di intervenire o modificare gli eventi, può soltanto assistere inerme. Questa capacità viene chiamata «la vampa» perché come un fuoco primordiale lo avvolge, lo distorce dal presente e gli permette di partecipare agli omicidi, alle relazioni pericolose, alle parole della mafia, alle promesse dei politici, che, come fiamme, si accendono e si spengono attorno ai suoi familiari. Finendo, inevitabilmente, per bruciare coloro che ama.
Pier Franco Brandimarte (Torano Nuovo, 1986) è uno scrittore. È autore di L’Amalassunta (2014; Premio Calvino) e Il dio dei crocicchi (2021).
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