Il demone di Maxwell è un mistero, la cui soluzione è accessibile solo rompendo le pareti della logica, ma è anche un visionario romanzo-mondo che racconta il potere della scrittura di costruire ponti tra le persone. Il protagonista di questa storia, Thomas Quinn, è uno scrittore fallito, figlio di un affermato romanziere con il quale ha avuto per tutta la vita un rapporto di rancore e distanza. I suoi libri non hanno mai trovato fortuna e a lui è rimasta solo l’invidia per Andrew Black, il protetto del padre, che anni prima aveva esordito con un’opera sconvolgente divenuta subito un best seller, per poi scomparire misteriosamente nel nulla.
Ora, a distanza di tempo, il defunto padre e il suo ex pupillo sembrano essere tornati a infestare la vita di Thomas attraverso inquietanti lettere e messaggi in segreteria. Una serie di avvenimenti apparentemente inspiegabili, che costringeranno Thomas a mettersi sulle tracce di Black e del suo leggendario secondo romanzo, recuperando il quale spera di riscattare i propri fallimenti. Sarà l’inizio di una indagine surreale tra piani temporali che si intersecano ed enigmi che ne contengono altri: un inseguimento all’interno di un labirinto in cui tutto sembra sfuggire al senso.
Traduzione di Luca Fusari
Steven Hall (Derbyshire, 1975) è uno scrittore britannico. È stato vincitore del Somerset Maugham Award e finalista all’Arthur C. Clarke Award per Le memorie dello squalo, il suo romanzo d’esordio, tradotto in trenta lingue. È il principale sceneggiatore del videogioco Battlefield. Granta lo ha annoverato tra i migliori scrittori della sua generazione.
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