Nel 1966 si presentava ai lettori italiani I mostri all’angolo della strada, la prima raccolta ragionata delle opere di H.P. Lovecraft, curata da Fruttero e Lucentini. Nell’intento dei curatori, «La “grande mostra” italiana dei mostri di Lovecraft» si proponeva di rimettere ordine nelle pubblicazioni saltuarie e incomplete del maestro di Providence, proponendo sia i racconti legati al ciclo di Cthulhu sia quelli sovrannaturali. Lovecraft e i suoi racconti visionari, che tratteggiano un universo malevolo incomprensibile, pronto a divorare la fragile civiltà umana, sono poi diventati un caposaldo della letteratura fantastica moderna, e questa raccolta rappresenta la pietra miliare della storia delle sue pubblicazioni in Italia.
Howard Phillips Lovecraft (Providence, 1890-1937) è uno dei maggiori scrittori di letteratura fantastica, considerato uno dei precursori della fantascienza angloamericana e uno dei più influenti maestri della letteratura dell’orrore. È stato amico e corrispondente di molti altri autori come Robert E. Howard, Clark Ashton Smith, Robert Bloch e Fritz Leiber. Molte delle sue opere – in particolare quelle legate ai «Miti di Cthulhu» – sono state fonte di ispirazione per altri artisti, nella letteratura così come nel cinema e nella musica. Fra i suoi moltissimi romanzi e racconti si ricordano Il richiamo di Cthulhu (1926), Il colore venuto dallo spazio (1927), Il caso di Charles Dexter Ward (1927) e L’orrore di Dunwich (1929).
scopri di più sull'autorecarrello
torna allo shop
Checkout
TORNA AL CARRELLO
RIEPILOGO