ISBN 9788842825241 pagine:
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Vittorio Sereni

Gli strumenti umani

La carrucola nel pozzo, la spola della teleferica nei boschi. I minimi atti, l’opaca trafila delle cose mute che cadono nel mondo, come una lenza buttata a vuoto nei secoli, un amo a precipizio nei millenni. Sono infiniti gli strumenti umani, e sono cosa da poco, sono cosa da nulla. La loro storia ingombra la vita dell’uomo, ma nella parabola dell’esistenza (visibile e invisibile) dura appena pochi istanti, lo scampolo di tempo che separa una curva di montagna dalla svolta successiva. Poi la memoria li inghiotte, il paesaggio li trascolora in una fotografia già vecchia, già perduta. È questo, tra i molti, il sentimento che anima Gli Strumenti umani di Vittorio Sereni, terza raccolta di uno dei maggiori poeti italiani del Novecento, che ne segnò il ritorno editoriale, dopo il silenzio quasi ventennale da Diario d’Algeria. Una geografia esistenziale, quella puntellata dai versi degli Strumenti umani, in cui è necessario muoversi con passo bustrofedico, con il garbo dell’ospite indiscreto, eppure con la gioia ardente di chi scopre qualcosa che d’improvviso sente familiare da sempre.  Una poesia sospesa tra l’erranza della materia e la rivelazione del vuoto, continuamente forata dai disvelamenti e dalle epifanie, dai segreti umbratili delle scorze dure che compongono il pianeta. E dai riverberi di una eco letteraria che si fa approssimazione e presenza nella lingua di Sereni, evocando oscuramente i purgatori di Dante e le rime in morte di Laura, la melma nera di Montale e la noja leopardiana, di cui Gli strumenti umani non sono la somma, ma la infiorescente decomposizione, stretta nella vite di una sizigia immortale. Borbottii, vibrazioni, gorgoglio di voci confuse. È la lingua con cui parlano gli strumenti umani. Un alfabeto segreto che non si può tradurre o imparare, ma solo ascoltare, ferocemente straniero, inaspettatamente amico, nel segmento bianco che spezza le cartilagini di ogni poesia.

Vittorio Sereni

Vittorio Sereni è nato a Luino nel 1913 e morto a Milano nel 1983. Il Saggiatore ha pubblicato Stella variabile (2017), Gli strumenti umani (2018) e Il musicante di Saint-Merry (2019).

scopri di più sull'autore

Rassegna stampa

Gli strumenti umani
Mangialibri
01 marzo 2019
Il ritorno di Sereni, la poesia come attesa
Avvenire
20 febbraio 2019
Gli strumenti umani a Radio Tre
Fahrenheit
12 dicembre 2018
Un sogno
Il Mattino
05 novembre 2018
Ufficio poesie smarrite
Sette
02 novembre 2018
Via Scarlatti
Il Mattino
30 ottobre 2018

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