Quando, all’inizio del secolo scorso, uscì questo libro dedicato a Ludwig van Beethoven, i lettori e gli appassionati improvvisamente si trovarono tra le mani qualcosa di vivo: il monumento scendeva dal piedistallo e il compositore sembrava essere lì, insieme a loro. Potevano sentirne la voce, scontrarsi col suo temperamento e accompagnarlo nelle incombenze quotidiane, fra lezioni, committenze e le ambasce per il nipote Karl. Il letterato viennese Felix Braun, con lo scrupolo dello studioso e la mano discreta del narratore esperto, aveva messo insieme una raccolta di testimonianze d’epoca volte a illuminare gli aspetti privati della biografia del compositore. L’«umanizzazione del genio» serviva a rafforzarne la posizione di mostro sacro della cultura, ma allo stesso tempo ne temperava l’immagine romantica ed eroica che si era affermata già nel corso dell’Ottocento. Vediamo così Beethoven prendere appunti in riva a un torrente, dialogare con Haydn, Weber, Rossini e Goethe, improvvisare al pianoforte in solitudine, intrattenersi a pranzo con amici e ammiratori, ma anche alle prese, incurante di cerimoniali ed etichette, con granduchi e principesse.
Incontri con Beethoven recupera dal passato un racconto collettivo dal tocco lieve ma frutto di una seria ricerca, che conserva tutto il suo valore di suggestivo breviario biografico. Grazie a una nuova traduzione, alla verifica delle fonti e alla contestualizzazione degli episodi narrati, un brillante mosaico di documenti storici permette alla figura di Ludwig van Beethoven, nel duecentocinquantesimo anniversario della nascita, di riemergere in una dimensione inattesa, in tutta la sua statura di genio e di uomo.
A cura di Felix Brown
Edizione italiana a cura di Veniero Rizzardi e Benedetta Zucconi
Ludwig van Beethoven è nato a Bonn il 16 dicembre 1770 ed è morto a Vienna il 26 marzo 1827.
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