Walter Chiari, avvocato messinese, non è parente di Walter Chiari, attore di origini pugliesi. Non gli assomiglia neppure; d’altronde, perché dovrebbe? Walter Chiari – l’avvocato, s’intende – aveva una passione per la letteratura, ma ha deciso di studiare giurisprudenza perché, bravo figlio degli anni ottanta, è stato allevato nel culto del denaro. Oggi Walter Chiari ha un impiego noioso, una moglie frustrata, un fi glio incline ai silenzi risentiti: una vita piatta. Un giorno, però, tutto cambia. Walter torna dalle vacanze, perde il lavoro, conosce una donna sensuale e misteriosa, erede di una famiglia altolocata, e la sua esistenza si trasforma; o meglio si deforma, e Walter si trova invischiato prima in un’irrequieta relazione extraconiugale – nata letteralmente ai bordi di una strada – e poi in un piano losco e intricatissimo in cui, fra politicanti corrotti e compiacenti frammassoni, rischia di essere l’unico con una coscienza. Che è subito pronto a mettere a tacere. Eppure qualcosa non quadra. Chi è il criptico seccatore che mette in guardia Walter attraverso Facebook? E che cosa c’entrano i massoni con un delicato sistema di comunicazioni satellitari messo a punto dall’esercito americano? Le date si confondono, si aggrovigliano, si scambiano, e nella Russia degli oligarchi, degli alberghi di lusso, delle prostitute in limousine, Walter Chiari si trova a camminare in equilibrio sull’orlo di un abisso. Scrittura impietosa, intreccio serrato, sarcasmo sferzante: così Guglielmo Pispisa racconta l’assurda epopea di un uomo banale che non stinge perché non ha colore, esponente emblematico di una generazione che si riteneva destinata alla grandezza e si è invece ritrovata nella morsa di un mondo crudelmente beffardo, senza alcuna difesa contro le sue insensatezze. Rovesciando il canone del romanzo di formazione con gusto citazionistico per il thriller d’oltreoceano, Pispisa predispone un meccanismo narrativo in cui, se i conti non tornano, è perché non possono tornare.
Guglielmo Pispisa (Messina 1971) è uno dei fondatori dell’ensemble narrativo Kai Zen, autore della Strategia dell’ariete (Mondadori, 2007). A proprio nome ha pubblicato Città perfetta (Einaudi, 2005), La terza metà (Marsilio, 2008) e Il Cristo ricaricabile (Meridiano Zero, 2012).
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