«La cosa più semplice che posso dirti di Venezia è che la adoro: ne sono innamorato profondamente e disperatamente.» Henry James
Dopo più di un millennio, nel 1797 un giovane Napoleone Bonaparte mette fine all’esistenza della Serenissima Repubblica di Venezia. Persa per sempre la propria indipendenza, la città diventa una meta di svago e ispirazione per artisti, nobili, intellettuali e scrittori. Per le sue calli transitano Lord Byron, Richard Wagner, John Ruskin, Henry James, John Singer Sargent. Senza tralasciare la cornice storica del periodo tra il XVIII e il XIX, John Julius Norwich presenta una stupefacente galleria di ritratti e aneddoti, e immortala Venezia come non l’abbiamo mai vista: un luogo della mente e dell’anima più che una città, un intreccio misterioso di sogno, malinconia e languore che ha ispirato e alimentato il mito romantico.
John Julius Norwich, storico e scrittore inglese, ha svolto l’attività di diplomatico per dodici anni fino al 1964. In seguito si è dedicato alla scrittura di saggi storici e di documentari per la BBC.
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