Al civico 14 di via della Chiesa Nuova, a due passi da piazza Navona e da Montecitorio, c’è un elegante palazzo con le persiane in legno laccato e un portoncino a volta. In apparenza, uno dei tanti edifici del centro storico di Roma; in realtà, luogo di ritrovo di uno dei più straordinari cenacoli del dopoguerra: la Comunità del porcellino.
Tra fine anni quaranta e inizi anni cinquanta, il periodo delle grandi speranze della neonata Repubblica italiana, alcuni fra i massimi rappresentanti del cattolicesimo politico italiano trovarono in quel palazzo la calorosa accoglienza delle sorelle Portoghesi. Nella Comunità del porcellino transitarono molti protagonisti dell’irripetibile stagione dell’Assemblea costituente: da Giuseppe Dossetti a Giorgio La Pira, da Laura Bianchini ad Amin tore Fanfani, che nella casa di via della Chiesa Nuova viveva con moglie e figli. Nella Comunità del porcellino si poteva passare per mangiare un piatto di pasta e fagioli, essere ospitati a lungo, discutere, programmare, dissentire, proporre. E fare la Costituzione. Quando si faceva la Costituzione è il ricordo appassionato – e privato – di quella singolare comunità, il ritratto degli uomini che ne fecero parte e il resoconto di una delle esperienze più influenti e meno conosciute della nostra storia politica. Attraverso ricordi, testimonianze, lettere e fo - to d’epoca, Telemaco Portoghesi Tuzi, nipote delle sorelle Pia e Laura Portoghesi, rievoca insie me alla figlia Grazia quegli anni straordinari. Quando una spontanea «comunità di sentimento», mos sa da entu siasmo e rigore, «rifece» l’Italia fecondando la Costituzione italiana delle sue idee e dei suoi valori fondativi
Telemaco Portoghesi Tuzi
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Grazia Tuzi
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