«Mercurio. Mensile di politica, arte, scienze». Così recitava il frontespizio della rivista fondata nel 1944 da Alba de Céspedes, una delle esperienze più significative del dibattito politico e letterario della Roma liberata, che vide generazioni diverse di intellettuali antifascisti impegnati nel progetto di una nuova cultura e di una nuova società democratica e civile. Sulle sue pagine si avvicendarono grandi firme del mondo politico, intellettuale, letterario, artistico, musicale, cinematografico, teatrale e scientifico: Sforza, Parri, Moravia, Alvaro, Aleramo, Banti, Ginzburg, Montale, Ungaretti, Masino, Mila, Vittorini, ma anche Sartre, Hemingway e Mistral. E un giovanissimo Camilleri. L’intreccio delle loro esperienze individuali e collettive, delle pulsioni etiche e civili, dei percorsi conoscitivi ed esistenziali, diede vita a un progetto attento al pubblico, che fu eclettico, attuale ma, prima ancora, morale. Il lavoro di ricostruzione di questa storia, reso possibile grazie alla consultazione di inedita documentazione conservata nell’Archivio de Céspedes, non solo mette in luce la forte presenza dell’intellettualità femminile ma, anche grazie alla accurata redazione degli indici completi, ci restituisce una sorta di diario collettivo di una stagione di speranze.
Laura Di Nicola insegna Letteratura italiana contemporanea alla Sapienza-Università di Roma. Si è occupata di aspetti diversi del Novecento letterario italiano, dedicando una particolare attenzione alle forme narrative del secondo Novecento; al dibattito critico-teorico del dopoguerra; all’uso delle fonti, archivi letterari e biblioteche d’autore, anche in una prospettiva attenta alla trasmissione dei testi all’estero. Di recente ha pubblicato il volume Intellettuali italiane del Novecento. Una storia discontinua (2012).
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