«Nessuno più di uno scrittore che ama la città in cui vive, a cui è debitore perché gli fornisce ogni giorno la materia prima del suo lavoro, è in grado di cogliere le sfumature del cambiamento, e persino di anticiparlo.»
Londra chiama: otto scrittori rispondono. Un richiamo multiforme, in cui riecheggiano dieci anni di blairismo e una società in piena ambiguità, divisa tra un modello culturale progressista e i timori dopo gli attentati del 2005. I Peter Pan della middle class di Nick Hornby, i percorsi metropolitani di Hanif Kureishi, la Brick Lane di Monica Ali, le esplorazioni «psicogeografiche» di Iain Sinclair e Will Self, i british-asian di seconda e terza generazione di Gautam Malkani, le minacce della globalizzazione finanziaria di Hari Kunzru e i plumbei paesaggi suburbani di James G. Ballard. Attraverso le interviste di Valentina Agostinis, otto scrittori dimostrano che si può fare letteratura senza mai perdere di vista l’orizzonte sociale della propria metropoli, l’ingrediente speciale che rende uniche le loro opere.
Valentina Agostinis, giornalista, ha lavorato per la Rai e per Euronews, e nei mensili Carnet e L’Europeo. È autrice del saggio su Tina Modotti e Edward Weston Vita, arte e rivoluzione (2004) e del reportage Periferie dell’anima (2007).
Valentina Agostinis, giornalista, vive a Milano, dopo essere stata a lungo a Londra. Ha realizzato diversi reportage televisivi per la Rai e ha collaborato con Euronews, nella sede di Lione. Nel 1994 ha pubblicato Vita, arte e rivoluzione. Lettere di Tina Modotti a Edward Weston (Feltrinelli).
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