«È stato in questo continente e in quest’epoca che l’avventura caparbia di pochi giovani in uno dei paesi più poveri del mondo ha cominciato a cambiare la Storia, ad appena centocinquanta chilometri dal più potente paese capitalista del pianeta.»
Fidel Castro le ha messo a disposizione gli archivi personali e governativi, oltre alla testimonianza diretta di persone a lui vicine: così la giornalista Claudia Furiati ha ricostruito la figura pubblica e privata di uno dei protagonisti del ventesimo secolo, che ha segnato in modo indelebile la storia del suo paese e del continente americano. La gioventù ribelle, gli studi universitari che sfociano nella lotta contro la seconda dittatura di Batista e la condanna al carcere, l’esilio in Messico fino all’imbarco con ottantuno ribelli sul vecchio panfilo Granma. Poi i due anni di lotta nella Sierra Maestra, durante i quali l’atto isolato di pochi coraggiosi si trasforma nella Revolución che travolgerà l’intera società cubana. Infine gli anni del potere, in cui la vita del líder máximo e la storia di Cuba diventano una cosa sola.
Claudia Furiati (Rio de Janeiro, 1954) è giornalista, storica, sceneggiatrice e produttrice cinematografica. Negli anni ottanta si è dedicata alla realizzazione di documentari su alcuni personaggi e realtà sociali del Brasile. Allieva di Gabriel García Márquez alla Scuola internazionale di cinema e televisione di Cuba, ha trascorso gran parte degli anni novanta nell'isola caraibica, dove ha condotto ricerche per la stesura di questo volume e dell'inchiesta ZR Rifle (che documenta la versione dei servizi segreti cubani sull'assassinio di Kennedy). Collabora a quotidiani brasiliani e a riviste culturali latinoamericane.
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