«La scena tratteggiata trent’anni fa in La società giusta può forse valere ancora come un terminus a quo per la soluzione del problema della giustizia globale, il principale rompicapo teorico e politico dell’avvio del ventunesimo secolo.»
La società giusta è stato all’origine di un tentativo di innovazione sia nella teoria che nella cultura e nel lessico politico. Ha introdotto in Italia una tradizione di filosofia politica centrata sull’idea di un’etica pubblica per la società democratica e ha indicato un nuovo campo di ricerca e di discussione, identificandolo con il programma di una teoria della giustizia sociale. È stato anche grazie a questi scritti che temi come i diritti individuali e l’utilità collettiva, i nessi fra libertà e uguaglianza, i dilemmi dell’equità e dell’efficienza sono oramai divenuti familiari nel dibattito sociale e politico. Questa edizione tascabile è arricchita da una nuova postfazione, I mutevoli rapporti tra politica e cultura.
S. Veca insegna Filosofia politica all’Istituto Universitario di Studi Superiori di Pavia, di cui è vicedirettore e coordinatore dei corsi ordinari. Già presidente della Fondazione Feltrinelli, oggi ne dirige la collana «Biblioteca europea». Tra i suoi libri, Cittadinanza (2008) e Dizionario minimo (2009).
scopri di più sull'autorecarrello
torna allo shop
Checkout
TORNA AL CARRELLO
RIEPILOGO