«Non c’è dunque nulla che si possa fare?» «Non pensarlo mai, Karim. Nessuna vittima della fame è una vittima “inevitabile”.»
Attualmente più di un miliardo di persone nel mondo soffre di denutrizione. Eppure le risorse del nostro pianeta potrebbero nutrire il doppio della popolazione terrestre. Malgrado lo sviluppo economico e tecnologico, lo scandalo della fame nel mondo sembra non avere fine e, anzi, assume proporzioni sempre maggiori. È un problema politico-sociale legato a interessi, consumi, stili di vita; a complessi equilibri di potere e conflitti etnici. L’impietosa analisi di Jean Ziegler, costruita attraverso il dialogo con il figlio Karim, riesce a trovare le parole per spiegare a un ragazzo questa scomoda verità. Ci apre gli occhi su una tragedia di cui siamo tutti responsabili e invita ciascuno di noi a lottare contro la fame con una solidarietà reale.
Jean Ziegler, dopo aver insegnato sociologia all'Università di Ginevra ed essere stato membro del parlamento svizzero, è oggi relatore speciale all'ONU per il diritto all'alimentazione. E'autore di numerosi saggi in cui ha criticato la politica e il sistema finanziario del suo paese. In Italia sono stati tradotti: La svizzera lava più bianco (1990), La vittoria dei vinti(1992), La felicità di essere svizzeri(1994), La Svizzera, l'oro e i morti (1998). Marco Tropea ha pubblicato I signori del crimine (2000) e il romanzo L'oro del Maniema (2001). In Pratiche Editrice è uscito La fame del mondo spiegata a mio figlio(1999, ora nella Net).
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