C’era una volta una giovane principessa estenuata da intrighi di palazzo, restrizioni opprimenti, paparazzi ovunque, un marito freddo e infedele, e una suocera che di mestiere faceva la regina. Poi, un bel giorno, la principessa fuggì per inseguire l’amore accanto a un Moro dalle immense ricchezze. La serenità era però ancora lontana. Su di lei incombeva la minaccia di un atroce complotto e la principessa dovette così compiere una scelta estrema e irrevocabile: inscenare la propria morte e rinascere con una nuova vita, un nuovo nome e un nuovo aspetto.
Inizia così la favola noir di Diana Spencer, una favola che inventa per lei un destino diverso da quello incontrato nel tunnel dell’Alma. La principessa tormentata ora si chiama Lydia, abita in un piccolo centro degli Stati Uniti e trascorre le sue giornate tra il lavoro in un canile, i tè con le amiche e gli incontri con un timido ma tenace fidanzato. Cerca di assaporare i piaceri di un’esistenza lontana dai riflettori, anche se un dolore lancinante e sottile le ricorda a ogni istante di avere abbandonato i suoi figli. Il fragile equilibrio rischia di rompersi con l’arrivo di una vecchia conoscenza: un paparazzo che non si è mai dimenticato dei suoi lucenti occhi azzurri, e soprattutto di quella appena visibile striatura di verde attorno alla pupilla destra.
Monica Ali ci trasporta nella mente di Lady D e tesse una trama che incrocia verità e finzione, le storture della fama e il desiderio di normalità, raccontando la storia di una donna combattiva, in perenne lotta per vivere una vita in cui riconoscersi appieno.
Traduzione di Silvia Rota Sperti
Monica Ali (Dacca, 1967) è nata in Bangladesh da padre bengalese e madre inglese ed è cresciuta in Inghilterra. Grazie al suo esordio narrativo, Brick Lane (2003), è stata citata fra i dieci migliori giovani scrittori del Regno Unito dalla rivista Granta. Fra i suoi romanzi ricordiamo In the Kitchen (2009) e Amore matrimonio (Mondadori, 2022).
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