Questo libro è nato da un incontro tra uominidivisi in tutto: nascita, formazione, valori. Da unlato Pino Arlacchi, uno dei massimi esperti mondialidel fenomeno mafia, dall’altro Antonino Calderone, mafioso di spicco della «famiglia» di Catania e poi grande pentito. In un rifugio messo a disposizionedalla polizia, Calderone ha deciso di ricordare.E raccontare.
Quando uscì nel 1992
Gli uomini del disonore ebbe un grande successo. Faceva conoscere le gerarchiedi Cosa Nostra, le sue lotte intestine, le tramediaboliche dei suoi capi, la sua storia tormentata.La storia di un mondo in cui tutti sono nellostesso tempo amici e nemici di tutti, professanolealtà e sono pronti all’inganno più subdolo, progettanocongiure e imboscate, tradiscono e uccidonosenza rimorsi. Era la prima volta che la mafiaveniva descritta dal suo interno, la prima voltache veniva descritta la vita quotidiana dell’uomod’onore, le sue amicizie, gli odi, gli affetti diun’esistenza dominata dalla paura di essere uccisie dalla necessità di ammazzare.
Il libro viene oggi ripubblicato con una nuovapostfazione di Pino Arlacchi. Lo studioso, tra gli arteficidella legislazione antimafia italiana degli anniottanta, autore del progetto esecutivo della Dia, ripercorrepasso dopo passo la sfida a Cosa Nostra,condotta in prima persona insieme a Chinnici, Falconee Borsellino: dal tempo degli omicidi di La Torree Dalla Chiesa alle confessioni di Buscetta, daglianni della strategia stragista a oggi.Oggi, che la mafia non è stata ancora sconfitta.Oggi, che la battaglia è ancora aperta.
Pino Arlacchi
Pino Arlacchi è professore ordinario di Sociologia generale presso l'Università di Sassari. È stato deputato e senatore del parlamento italiano, e vicesegretario generale dell'ONU dal 1997 al 2002. Tra le sue pubblicazioni: Gli uomini del disonore. La mafia siciliana nella vita del grande pentito Antonino Calderone (Milano 1994).
scopri di più sull'autore