ISBN 9788842821007 pagine: 337
17,00€ Acquista IBS
Viviano Domenici

Uomini nelle gabbie

Dagli zoo umani delle Expo al razzismo della vacanza etnica

Dal 1870 al 1940 l’Europa e gli Stati Uniti celebrarono le magnifiche sorti del mondo occidentale sul palcoscenico delle Esposizioni universali. Poco distante, nei villaggi etnici ricreati accanto ai padiglioni, andava in scena uno spettacolo angosciante: neri armati di lance, donne con i bambini al collo, pigmei, eschimesi, indios, tutti esposti perché i bianchi, i colonizzatori, potessero ammirarli o schernirli, sicuri come erano – come, forse, ancora siamo – del primato della razza bianca, del suo diritto a conquistare e dominare le altre razze. C’è Sarah, l’ottentotta dalle forme inusualmente pronunciate, esibita come una pruriginosa eccentricità biologica e poi studiata e sezionata come una cavia da laboratorio. C’è il pigmeo Ota Benga che, nel recinto degli animali, non può sorridere a meno che i visitatori non paghino qualche dollaro per vederne i denti aguzzi. C’è capo Geronimo, mostrato vinto e sconfitto perché nessuno dimentichi mai l’inferiorità degli indiani d’America. E ci sono le altre migliaia di esseri umani i cui nomi non sono mai stati registrati, tanta era la considerazione riservata alla loro dignità personale. A una prima, superficiale analisi può sembrare un fenomeno lontano nel tempo, da cui la nostra società ha ormai preso le doverose distanze, ma l’ultimo zoo umano risale al 2005, e il turismo della povertà che tanto successo riscuote in questi ultimi anni ripropone la medesima logica. La stessa che traspare dalle fotografie dei soldati americani che ridicolizzano e abusano dei prigionieri di guerra, e da programmi come Lo Show dei Record, dove l’alterità è oggetto di compiacente paternalismo, quando non di curiosità morbosa. Senza mai ritrarsi davanti agli aspetti più sgradevoli e spietati di queste pratiche, e anzi affrontandoli con acuminata lucidità, Viviano Domenici racconta il lato oscuro delle Esposizioni universali, dell’epoca che le produsse – quella fin de siècle che fu sì l’era del Positivismo e della fiducia nel futuro radioso dell’umanità, ma anche dei freak show – e di una mentalità, precipuamente occidentale e tutt’oggi radicata, che da sempre vede gli Altri come animali da ammaestrare, barbari da civilizzare, sudditi da conquistare.

Viviano Domenici

scopri di più sull'autore

Rassegna stampa

I Viaggiati, i popoli che vivono meglio senza di noi
Vanity Fair
20 marzo 2019

TUTTO IL CATALOGO

aggiunto al carrello
0

carrello

torna allo shop

Il tuo carrello è vuoto!

Checkout

TORNA AL CARRELLO

RIEPILOGO

 
Spedizione: Nessuna spedizione richiesta
0,00€
 
Sub-Totale (IVA inclusa)
0,00€

Indirizzo di Fatturazione

metodi di pagamento

Stripe

Attendi per favore...

PayPal

Totale
0,00€