La parola samurai evoca immediatamente il passato eroico del Giappone: un’antica casta di guerrieri fedeli a un rigido codice d’onore, addestrati per essere combattenti letali e pronti a morire al servizio del proprio signore; un immaginario che continua ancora oggi a essere reso popolare da film, fumetti e romanzi. Ma la realtà storica è più complessa e sfaccettata: il termine samurai in origine definiva genericamente chiunque fosse al servizio di un nobile, mentre i combattenti veri e propri appartenevano a un gruppo variegato che spaziava da coscritti stagionali a proprietari terrieri legati alla nobiltà.
Michael Wert racconta la parabola dei samurai a partire dall’VIII secolo; i loro legami con l’aristocrazia e la corte imperiale di Kyoto, che spesso li appoggiava o usava come pedine politiche; la loro partecipazione alla nascita dello shogunato, il governo militare del paese che spodestò l’imperatore, nato dalle lotte tra i clan più potenti; la strenua resistenza contro le invasioni dei mongoli; il ruolo nelle continue guerre civili dell’età degli stati combattenti e nella successiva unificazione del paese sotto il clan Tokugawa; il declino durante il periodo di pace inaugurato dai Tokugawa, che corrispose tuttavia al momento di massima celebrazione dei samurai presso i nuovi ceti urbani, nella letteratura e nel teatro. È una storia di battaglie, intrighi, tradimenti e ribellioni; ma è al tempo stesso la storia del modo in cui i samurai costruirono la loro identità attraverso valori condivisi che univano la disciplina marziale all’apprezzamento e al sostegno delle arti.
Samurai illustra in modo agile e chiaro l’ascesa e la caduta di una classe che è stata un elemento fondante della storia e della cultura del Giappone; e che continua ancora oggi a vivere, in equilibrio fra tradizione e modernità, nel suo e nel nostro immaginari.
Traduzione di Denis Pitter
Michael Wert è professore di Storia dell’AsiaOrientale presso la Marquette University e si occupa in particolare di storia del Giappone moderno. Tra le sue pubblicazioni ricordiamo Meiji Restoration Losers (2013).
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