«Sono passati dieci anni dal 1848, dal grande incendio dell’Europa. Sembra che ogni cosa si sia calmata, che il tempo si sia fermato. Ora però, di nuovo, tutto sta per cambiare. E il tempo riprende a correre.»
Messa troppo spesso in ombra da vicende contemporanee – una su tutte, l’impresa dei Mille di Garibaldi – la storia romana, della città e dello Stato Romano, alla metà dell’Ottocento, dopo la breve avventura della Repubblica mazziniana, è poco conosciuta dal grande pubblico. Roma, il papa, il re è la cronaca dettagliata di tutto quel che accadde dentro e attorno a Roma negli anni che portarono alla proclamazione del Regno d’Italia.
Stefano Tomassini incrocia i pensieri e le azioni di Vittorio Emanuele II e Pio IX, Cavour e Napoleone III, Garibaldi e Mazzini, le osservazioni dei forestieri più o meno affezionati alla città, i pregiudizi o le intuizioni dei diplomatici, i vizi e le virtù del clero, gli entusiasmi, le accidie, le ironie e le ire del popolo.
Stefano Tomassini, romano, giornalista, ha lavorato trent’anni in Rai occupandosi soprattutto di politica internazionale. Ha pubblicato Istria dei miracoli (il Saggiatore, 2005), Amor di Corsica (Feltrinelli, 2010), Storia avventurosa della Rivoluzione romana (il Saggiatore, 2011) e Roma, il papa, il re (il Saggiatore, 2013).
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