In Italia in carcere si muore. Alcuni sono suicidi, altri no. E si può morire nel reparto detentivo di un ospedale, come Stefano Cucchi; per strada, come Federico Aldrovandi; legati mani e piedi a un letto di contenzione, come Franco Mastrogiovanni. Si può morire anche durante un arresto, una manifestazione di piazza, un trattamento sanitario obbligatorio.
Quando hanno aperto la cella porta alla luce le storie di persone che sono entrate in prigione, in caserma o in un reparto psichiatrico e ne sono uscite senza vita. Ricostruisce vicende processuali tormentate, in cui la tenacia di familiari e avvocati si è scontrata con opacità, omertà e, a volte, coperture istituzionali. Racconta di uno Stato che si ricorda di recludere, sorvegliare e punire, ma spesso dimentica di tutelare e rispettare gli individui che gli sono affidati.
Prefazioni di Gustavo Zagrebelsky e Alessandro Bergonzoni e con una lettera di Ilaria Cucchi.
Luigi Manconi (Sassari, 1948), già docente di Sociologia dei fenomeni politici e presidente della Commissione per la tutela dei diritti umani del Senato della Repubblica, è stato parlamentare e sottosegretario di Stato alla Giustizia. È presidente di A Buon Diritto Onlus. Il suo libro più recente è Il senso della vita. Conversazioni tra un religioso e un pococredente, con Vincenzo Paglia (2021). È editorialista per La Repubblica e La Stampa.
Valentina Calderone, laureata in Economia, svolge attività di ricerca presso l'associazione A Buon Diritto e coordina i siti internet innocentievasioni.net e italiarazzismo.it
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