ISBN 9788842827849 pagine: 392
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Maurice Blanchot

Passi falsi

Prima raccolta di saggi di Maurice Blanchot, Passi falsi è uno snodo imprescindibile nello sviluppo del pensiero del critico francese. A fondamento di questo corpo di brevi analisi monografiche è l’indagine, letteraria e filosofica, sull’atto dello scrivere. Blanchot riflette sulla necessità di una transizione dai paradossi dell’angoscia a quelli del linguaggio. Lo fa senza mai disattendere le tensioni affettive che si fissano alle espressioni linguistiche, sottolineando però che il pathos dell’angoscia è, in ultima istanza, grottesco. «Uno scrittore che scrive: “Sono solo”, o come Rimbaud: “Sono veramente d’oltretomba”, può venir giudicato quasi grottesco» dichiara Blanchot, poiché «è grottesco prender coscienza della propria solitudine rivolgendosi a un lettore, e con mezzi che impediscono all’uomo di essere solo.» Nell’indagine di Blanchot queste contraddizioni del linguaggio rivelano una carenza, un’assenza costitutiva, una totalità connotata dal segno meno, un vuoto centrale che rappresenta nel contempo l’irraggiungibile luogo d’origine della letteratura. 

Con Blanchot la linea di demarcazione fra opera critica e opera autoriale, tra critico e scrittore, si dissolve; protagonista assoluto è il linguaggio, esplorato nei saggi sulla poesia e sulla narrazione, sul silenzio e sul simbolismo, sul romanzo e sulla morale, sullo straniero, sull’enigma, sul tempo. E infine sulla possibilità stessa della letteratura in Blake, Balzac, Rimbaud, Gide, Rilke, Bataille, Sartre, Camus, Queneau e altri ancora. 

Frutto di una delle menti più fini della critica novecentesca, Passi falsi ci rammenta che il segreto della letteratura non è stato tradito: la fascinazione continua.


Traduzione di Elina Klersy Imberciadori




«Non aver niente da esprimere dev’esser preso nel senso più semplice. Qualunque cosa lo scrittore voglia dire è niente. Il mondo, le cose, il sapere non sono per lui se non dei punti di riferimento attraverso il vuoto. E lui stesso è già ridotto a niente. Il nulla è la sua materia. Respinge le forme attraverso cui questa gli si offre come se fosse qualcosa. Vuole coglierla non in un’allusione, ma nella sua propria verità.»

Maurice Blanchot

Maurice Blanchot (Quain, 1907 - Le MesnilSaint-Denis, 2003) è stato un romanziere, critico letterario e filosofo francese. Il Saggiatore ha pubblicato Lo spazio letterario (2018), Il libro a venire (2019), Passi falsi (2020) e La scrittura del disastro (2021).

scopri di più sull'autore

Rassegna stampa

Scrittura e silenzio. Blanchot in cattedra
il Quotidiano del Sud
11 ottobre 2020
Maurice Blanchot prima dell'oscurità
il venerdì
04 settembre 2020
Passi falsi di Maurice Blanchot: recensione di un capolavoro, in sette domande
Gagarin
13 agosto 2020
Legati dal verbo dell'angoscia
Alias
19 luglio 2020
Linguaggio, letteratura, poesia: i «Passi falsi» di Maurice Blanchot
Uozzart
01 luglio 2020
«Passi falsi»
Convenzionali
29 giugno 2020

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