L’invisibile racconta i trent’anni di latitanza e la cattura del capo di Cosa Nostra, Matteo Messina Denaro.
Ha fama di playboy esuberante. Appassionato di arte e archeologia oltre che di automobili e abbigliamento di lusso. Ama Diabolik e i videogiochi, cita la Bibbia e Daniel Pennac. È stato un assassino spietato: «Con le persone che ho ucciso» dice «potrei riempirci un cimitero». Pupillo di Totò Riina, da Castelvetrano, in provincia di Trapani, ha costruito il proprio impero arrivando ai vertici della mafia. Si è arricchito con le estorsioni, la droga, gli appalti, ma anche con gli impianti eolici, la sanità, i supermercati, i villaggi turistici. Introvabile dal 1993, Forbes lo ha inserito tra i latitanti più pericolosi al mondo. Il 16 gennaio 2023 la sua storia criminale trova una fine: viene arrestato a Palermo, nei luoghi in cui è cresciuto, dove ha continuato a vivere indisturbato.
In questa edizione aggiornata con fatti e documenti inediti che illustrano la metamorfosi del potere mafioso, Giacomo Di Girolamo si rivolge direttamente a «Matteo». Gli dà del tu e, tratteggiando la sua vita – la famiglia, gli amici, le donne; gli affari, i pizzini, gli omicidi e le spacconerie; le insospettabili protezioni di imprenditori, politici e professionisti –, compone il mosaico di una Cosa Nostra visibile e invisibile quanto il suo capo.
Giacomo Di Girolamo (1977), giornalista, si occupa di criminalità organizzata e corruzione per il portale d’informazione Tp24.it e per la radio Rmc 101. Ha vinto il Premiolino (2014) e il premio nazionale Paolo Borsellino (2022). Con il Saggiatore ha pubblicato Cosa Grigia (2012), Dormono sulla collina (2014) e Contro l’antimafia (2016).
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