Il giovane studioso Anton Lizavin, nel compilare una tesi sugli scrittori della sua regione, si imbatte nel nome di Simeon Milaševič, una figura marginale e dimenticata, eppure velata di fascino e mistero. Indagando negli archivi, Anton rinviene un piccolo baule pieno di carte apparentemente senza valore, ma sulle quali sono annotati appunti sparsi, riflessioni sospese e aforismi densi di complessità: sono involucri di caramelle che Milaševič ha utilizzato per riversarvi i suoi pensieri, nascondendovi una rivelazione assoluta che Anton è determinato a decifrare. I suoi sforzi si trasformeranno ben presto in un’ossessione, e tra i due scrittori inizierà così un inseguimento surreale e metafisico nel quale, pagina dopo pagina, le loro voci si risponderanno fino a mescolarsi.
Sullo sfondo di un’Unione Sovietica provinciale e fantastica, tra sette religiose che riesumano i morti e li cuociono come carne, studenti che catalogano meticolosamente le proprie allergie credendo di potervi scorgere i più profondi segreti e grotteschi fabbricanti di dolciumi che svolgono segretamente il ruolo di mecenati rivoluzionari, la ricerca di Anton proseguirà fino a confondere in modo irreversibile i confini di epoche e uomini, di realtà e immaginazione; in un vorticoso intrecciarsi di linee divergenti al centro delle quali è sepolta, forse, una verità ultima sull’esistenza terrena. Mark Charitonov dà vita a un classico contemporaneo, erede della scrittura di Gogol’, Pasternak e Nabokov.
Composto all’oscuro della censura sovietica, Linee del destino ci conduce, attraverso un’umanità multiforme e carnevalesca, a contemplare il barlume di un’illuminazione sulla natura degli esseri viventi; perché è solo nella nostra interconnessione che possiamo aspirare all’assoluto.
Traduzione di Margherita Crepax e Emanuela Guercetti
Mark Charitonov (Žytomyr, 1937 - Mosca, 2024) è scrittore e traduttore, tra gli altri, di Kafka, Canetti, Hesse e Mann. Nato nell’odierna Ucraina ma cresciuto a Mosca, i suoi scritti furono censurati dall’Unione Sovietica. Per Linee del destino, composto dal 1981 al 1985 ma pubblicato solo dopo la caduta del regime, gli è stato conferito nel 1992 il primo Russian Booker Prize.
scopri di più sull'autorecarrello
torna allo shop
Checkout
TORNA AL CARRELLO
RIEPILOGO