«Alimento vivente e vitale, il latte è linfa preziosa della pianta uomo, variante metaforica del sangue, atto a nutrire sia le menti dei sapienti come Pitagora, sia a innalzare i corpi ipertrofici dei Ciclopi, grandi consumatori di latticini e formidabili bevitori di latte oltreché di vino, secondo la tradizione classica che vuole i due gloriosi liquidi armonizzarsi e completarsi in equilibrato e positivo connubio. Nei sogni “faustiani” di reintegrazione e di rinnovamento che ossessionarono l’immaginario europeo nei secoli in cui la vita era breve e l’esistenza fragile, latte e sangue acquistarono il fascino irresistibile di magici elisir di lunga vita. Per questo erano concupiti dalle streghe, vecchie megere dalle nere mammelle rinsecchite e vizze che, nocturno tempore, si calavano dai camini per succhiare latte e sangue. Maliarde, stregoni, seguaci di Satana, sacerdoti di una liturgia blasfema, membri di una antichiesa capovolta e rovesciata, agenti segreti al servizio d’un potere mostruoso, di un ordine contro natura, possedevano l’innaturale potere di mungere latte sia da animali di sesso maschile sia da uomini e bambini o di colmare di latte seni e petti virili. Nell’inafferrabile elemento, ricco di germi, fermentante di inespresse latenze, si acquatta l’energia vitale primordiale, l’oscuro segreto dell’esistenza, della generazione, della fertilità, l’umido lievito che presiede ai meccanismi della nascita, della crescita, della rigenerazione.»
Piero Camporesi
Con Le vie del latte, terza tappa dell’esplorazione antropologica e letteraria dei liquidi vitali cominciata con Il sugo della vita e Il brodo indiano, il Saggiatore offre al lettore un nuovo capitolo dell’opera di Piero Camporesi. Camporesi parte dalla Pianura Padana ed estende il suo sguardo alle gelide lande scandinave, alle steppe tartare, all’India dei Veda, alla ricerca della «bianca linea della vita» che, di madre in figlio, attraversa culture ed epoche e costituisce l’«anello indispensabile della trasmissione e della continuità dell’esistere».
Prefazione di Allan Bay
Piero Camporesi (Forlì 1926 - Bologna 1997) è stato un filologo, storico e antropologo italiano. Ha insegnato Letteratura italiana presso la facoltà di Lettere dell’Università di Bologna. Tra i saggisti italiani più conosciuti al mondo, i suoi libri sono stati tradotti nei principali paesi europei, negli Stati Uniti, in Brasile e in Giappone. Il Saggiatore ha pubblicato Il pane selvaggio (2016), Le belle contrade (2016), Il sugo della vita (2017), Il brodo indiano (2017), La casa dell’eternità (2018), I balsami di Venere (2019), Le vie del latte (2020), Camminare il mondo (2021), Il governo del corpo (2022) e La maschera di Bertoldo (2022) e Il palazzo e il cantimbanco (2023).
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