Frankenstein, Dracula, il dottor Jekyll e Mr Hyde, l’uomo lupo, il fantasma dell’Opera, ma anche il William Wilson di Poe e H.P. Lovecraft in persona: sono tutti protagonisti di questi brevi, folgoranti racconti dell’orrore, o per meglio dire dell’orrore supremo, quello capace di lasciarci abbacinati, sospesi e attoniti, con una cantilena in testa o un vuoto che presto diventa voragine.
Con
La straziante resurrezione di Victor Frankenstein, Thomas Ligotti obbliga le celebrità delle tenebre a calcare le scene per l’ennesima volta, rincorrendosi senza sosta per brughiere, castelli e scantinati in un sadico carosello della variante che riscrive la tradizione, per convogliare ogni nuova storia «verso la sua unica e perversa apoteosi di dolore».
Il punto di arrivo è oltre l’umano confine, oltre i personaggi, oltre il terrore: Ligotti non sfida solo se stesso ma anche il linguaggio, che si fa gelidamente metafisico. Con queste atroci rinascite Ligotti dimostra ancora una volta di essere la divinità profana dell’orrore.
Thomas Ligotti
Thomas Ligotti (Detroit, 1953), vincitore di tre Bram Stoker Award, è considerato uno dei più significativi e immaginifici scrittori contemporanei dell’orrore. Il Saggiatore ha pubblicato Teatro grottesco (2015), La cospirazione contro la razza umana (2016), Nottuario (2017), La straziante resurrezione di Victor Frankenstein (2018), Nato nella paura (2019) e Il mio lavoro non è ancora finito (2020).
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Rassegna stampa
Il pensiero tragico di Thomas Ligotti
Doppiozero
11 dicembre 2018
11 dicembre 2018
Frankenstein e co.
Robinson - La Repubblica
25 novembre 2018
25 novembre 2018