Il riscaldamento globale è la sfida più formidabile della nostra epoca. Non si tratta di salvare il pianeta, che sopravviverà qualunque cosa facciamo. Il punto è preservare un livello di vita accettabile per gli esseri umani sulla Terra, e se possibile migliorarlo. Ne va della nostra civiltà. Perché, allora, la maggior parte delle persone agisce come se si potesse ignorare una minaccia di questa gravità? I pericoli che il cambiamento climatico porta con sé appaiono astratti, sfuggenti, estranei alla vita quotidiana, e tendono a passare in secondo piano rispetto a problemi più immediati. Ma se per attivarci concretamente attendiamo di essere scossi da catastrofi e tragedie macroscopiche, a quel punto la situazione sarà già irreversibile. La politica del cambiamento climatico fornisce gli strumenti analitici per superare questo drammatico paradosso. Anthony Giddens passa in rassegna le alternative, gli interessi e le opportunità in gioco, smascherando i contraddittori luoghi comuni che imperversano nel dibattito pubblico sui temi ambientali, dallo sviluppo sostenibile al principio di precauzione, dal capitalismo verde alla decrescita. Non basta immaginare un mondo diverso, o indicare soluzioni tecniche e buone pratiche: le ricette devono essere effettivamente applicabili, democratiche e generalizzate. Per questo i nodi da sciogliere sono soprattutto di natura politica. Sensibilizzare le persone senza eccedere in allarmismi; conciliare la riduzione su larga scala delle emissioni di CO2 con l’«imperativo dello sviluppo» dei paesi più arretrati; riconvertire le economie del mondo industrializzato evitando tanto le trappole del sovrasviluppo quanto gli attuali, evidenti rischi di impoverimento; concentrare ricerca e investimenti nel settore delle energie rinnovabili: tutte queste urgenze coinvolgono in primo luogo le istituzioni politiche locali, nazionali e internazionali, e il loro rapporto con imprese e Ong. In particolare, lo stato dovrà assumere un ruolo di pianificatore e di garante, applicando con equità il principio «Chi inquina paga» e, in sinergia con i privati, convogliando le nostre immense potenzialità tecnologiche verso l’obiettivo di mitigare il cambiamento climatico e predisporre la società alle sue conseguenze. Sarà proprio l’espansione della potenza umana che ha prodotto la minaccia del disastro a permetterci di sventarlo?
Anthony Giddens, il più importante sociologo anglosassone, è rettore della London School of Economics. È autore di numerosi saggi fra cui Capitalismo e teoria sociale (il Saggiatore EST, 1998) e Oltre la Destra e la Sinistra (Il Mulino, 1997).
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