«Il Rinascimento trova un senso adeguato al termine solo nel terreno della cultura: è, innanzitutto, una concezione della vita e della realtà che opera nelle arti, nelle lettere, nelle scienze, nel costume.»
Il concetto di «Rinascimento» ha avuto un’origine relativamente recente, affermandosi intorno a metà Ottocento quando ricercatori francesi e tedeschi hanno identificato in un periodo della storia italiana una rinascita culturale e politica contrapposta all’epoca medievale. Per Eugenio Garin questa interpretazione è stata spesso fuorviante: il Rinascimento è stata un’enorme rivoluzione culturale, generata in un contesto politico e sociale in crisi.
Il mondo che si riflette nelle opere dell’epoca è più tragico che lieto, più enigmatico e inquieto che limpido e armonioso. Garin prende in esame i principali elementi culturali del periodo, dalla riscoperta dei classici latini e greci allo sviluppo delle scienze, dal rinnovamento religioso alla straordinaria fioritura delle arti, rileggendoli sotto una nuova luce.
Eugenio Garin (1909-2004) è stato professore di Storia della filosofia all’Università di Firenze e alla Scuola Normale Superiore di Pisa. Ha diretto la rivista Rinascimento e il Giornale critico della filosofia italiana. Fra le sue opere, Rinascite e rivoluzioni, L’Umanesimo italiano, Interpretazioni del Rinascimento, Giovanni Pico della Mirandola. Vita e dottrine.
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