La città, grande incubatrice della storia umana. È il luogo privilegiato di aggregazione, la grande calamita delle popolazioni rurali, il centro propulsore dello sviluppo economico, sociale e culturale. In particolare, la città europea ha costituito il sistema di accelerazione dello sviluppo della società occidentale e, a partire dal XV secolo, ha visto la fioritura di una trattatistica sulla progettazione, in cui si configuravano la crescita e la trasformazione dell'organismo urbano. A partire da Leon Battista Alberti, artisti, filosofi, sociologi e più tardi urbanisti hanno affrontato la complessità della città, mettendo in campo le più diverse competenze. Cesare de Seta passa in rassegna questi argomenti, dialogando con maestri e fondatori della moderna disciplina, in questa articolata raccolta di saggi, con scansione tematica e cronologica dal XV al XXI secolo. Avvalendosi di una eccezionale chiarezza, l'autore ricostruisce le linee dominanti della civiltà urbana europea e si sofferma su alcuni aspetti della storiografia, dai concetti di città barocca e città capitale all'ideologia urbana, dalla rappresentazione iconografica allo sviluppo della metropoli in età contemporanea.
Cesare de Seta (Napoli, 1941) storico dell’arte e dell’architettura moderna e contemporanea, insegna all’Istituto italiano di Scienze umane tra Firenze e Napoli e dirige il Centro di ricerca sull'Iconografia della Città europea presso l’Università Federico II di Napoli. Ha insegnato all’École des Hautes Études en Sciences Sociales di Parigi. Ha pubblicato numerosi volumi, tradotti in diverse lingue; tra cui ricordiamo: Luigi Vanvitelli (Electa, 1998); Architetture della fede in Italia (Bruno Mondadori, 2003); Il secolo della borghesia (Utet, 2006); Roma. Cinque secoli di vedute (Electa, 2006); Le lettere e le arti (Aragno, 2006); Viale Belle Arti. Maestri e amici (Bompiani, 2013); Hackert (Electa, 2005); Bella Italia. Patrimonio e paesaggio tra mali e rimedi (Electa, 2007); Perché insegnare la storia dell’arte (Donzelli, 2008); Viaggi controcorrente (Aragno, 2007). Scrive per la Repubblica e L’Espresso.
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