Nel 2005 Steven Feld, antropologo appassionato ed esperto di jazz, atterra per la prima volta ad Accra, capitale del Ghana. Al suo arrivo non sa che ci tornerà regolarmente per cinque anni, dopo l’incontro con gli artisti locali e la scoperta di radici musicali comuni, né sa che quell’incontro porterà a conversazioni, session, spettacoli, progetti discografici che destruttureranno completamente le sue certezze sul jazz. Feld si ritrova a disimparare, quindi imparare daccapo, una musica che era certo di conoscere bene, quel jazz che ha accompagnato la sua vita fin dall’adolescenza e che lì, davanti ai suoi occhi, viene decostruito e ricostruito nell’interazione con le voci dell’Africa; viene rinvigorito da storie e metodi africani d’ascolto; viene riconfigurato dalle diverse maniere africane di collocare il jazz nel solco di storie globali di razza e razzismo, lotte di liberazione, politica e spiritualità.
Nasce così Jazz cosmopolita ad Accra, il racconto della storia jazz afroamericana attraverso i volti dei suoi protagonisti: Ghanaba, celebre batterista ghanese vittima dell’America razzista degli anni cinquanta e amico di Charlie Parker, Max Roach e Thelonious Monk; Nii Noi Nortey, scultore e musicista sperimentale ispirato dalle avanguardie degli anni sessanta e settanta e dalla filosofia panafricana; Nii Otoo Annan, percussionista rivolto al suono di Elvin Jones e di Rashied Ali; un sindacato di autisti di pullman e camion che, con i loro clacson, i por por, rendono omaggio alle esequie dei colleghi e degli appartenenti alla loro comunità. Sullo sfondo, il connubio tra l’eredità di John Coltrane e la tradizione musicale e culturale africana.
Steven Feld dà vita a un progetto dal respiro internazionale, racconta nuove storie «acustemologiche» e si lascia meravigliare insieme a noi da come il jazz di Accra rappresenti tanti mondi musicali cosmopoliti: un’indagine sulla somiglianza delle tradizioni da una sponda all’altra dell’oceano Atlantico, sull’afrocentrismo e sull’assenza di confini.
Jazz cosmopolita ad Accra è un progetto composito, frutto di uno scambio fra Steven Feld e gli artisti che ha conosciuto nei cinque anni che ha trascorso in Ghana. Testimoni di quello scambio sono una serie di dischi e di documentari, capaci di aprirci a una cultura sonora sconosciuta a molti di noi.
Ai lettori italiani, Steven Feld offre
J.C.Abbey, Ghana's Puppeteer, il film dedicato a J.C. Abby, che con le sue marionette ha raccontato la storia e la storia musicale del Ghana degli ultimi cinquant'anni. Al video (sottotitolato in italiano) si accede tramite la password che i lettori trovano a p. 4 di
Jazz cosmopolita ad Accra:
J.C.Abbey, Ghana's Puppeteer.
A questo link, invece, un assaggio degli altri lavori prodotti:
preview.
Un consiglio: non perdetevi i titoli di coda! Buona visione!
Traduzione di Marco Bertoli. Con una prefazione inedita dell’autore
Edizione italiana a cura di Carlo Serra