Una guerra taciturna e sibillina prende campo in Australia alla fine della Seconda guerra mondiale. Un gioco al massacro, spesso confinato solo alla furia dell’intenzione, si ramifica sotterraneamente per le strade, nelle tubature delle case, nei luoghi della sicurezza quotidiana. A Melbourne, Felix, orologiaio ebreo di antica tradizione, incarna l’invisibile anello di congiunzione tra due mondi in inconciliabile coabitazione: da una parte i sopravvissuti alla Shoah, reduci rosi dalla propria storia, dilaniati da un desiderio di vendetta e, insieme, da un bisogno di oblio, arrivati nel continente per sfuggire a un passato sanguinoso e per ricostruire un’identità frantumata dalle persecuzioni naziste, dai massacri nei campi di concentramento e dai fumi delle camere a gas; dall’altra i nazisti, scampati alla giustizia dei posteri nei luoghi più remoti del mappamondo, che vivono sotto falso nome, con discendenze ridisegnate astutamente, svolgendo i lavori più comuni e sorridendo, sempre. Carnefici e vittime, sterminatori e sterminati camminano inconsapevolmente per le stesse strade, mangiano seduti accanto negli stessi ristoranti, si contendono i vestiti nei medesimi centri commerciali. Felix rintraccia i nazisti. E li uccide. Tra riunioni clandestine dentro le mura domestiche e sopralluoghi in incognito a Gerusalemme, dove scopre storie inaspettate che coinvolgono nelle sue ricerche anche l’Ordine dei Templari, l’orologiaio e la sua cerchia di compagni fidati progettano esecuzioni cruente, assemblano ordigni artigianali, ammassano repertori di appunti, schedule e fotografie, tenendo sotto tiro ogni minimo sospetto. In Intrigo, insonnia e rabbia, sublimate dalla razionalità della premeditazione, compongono un miscuglio alchemico esplosivo e letale. Attraverso il racconto di Eric Salerno tutto diventa progettazione maniacale e interpretazione degli orrori rimasti invendicati, che ora popolano la vita dei superstiti come spettri. Ma, se le colpe ricadono dai padri ai figli, lo stesso accade per le ossessioni. E spetterà a Vera, la figlia dell’orologiaio, fare i conti con un inquietante segreto.
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