«Questo libro ha preso il via cinque anni fa: mi chiedevo come sarebbe stato tracciare una mappa di tutti i luoghi in cui avevo pianto in vita mia, un’idea che mi accompagnava sempre, senza sapere quante pagine le sarebbero cresciute intorno.»
Heather Christle è come tutti noi: piange. Spesso, in alcuni momenti della vita; poco, in altri. Come capita a tutti, fin da quando siamo piccoli. Piangiamo per gli amici scomparsi e per i figli che nascono, crescono, giocano sul tappeto di casa. A volte, piangiamo senza motivo. A volte, piangiamo per troppi motivi. Ci ricordiamo tutte le lacrime versate, i pianti a dirotto, i singhiozzi? No, con tutta probabilità. Ma cosa direbbero, di noi e della vita, quei pianti, se potessimo riscostruirne la storia e la geografia? È questo l’ambizioso progetto di Heather Christle: rintracciare le lacrime che hanno punteggiato non solo la sua esistenza, ma anche quella degli altri; chiedersi perché e come piangiamo, scoprire che cosa accomuna occhi lucidi e pianti disperati.
Il libro delle lacrime si muove tra ricordi personali e storia recente, tra poesia e spunti scientifici; nelle sue pagine si sovrappongono vicende, si intrecciano emozioni a formare un profondo e commovente tributo al nostro complicato rapporto con il dolore e la felicità.
Traduzione di Giulia Poerio
«Un testo lirico, commovente: in parte saggio, in parte memoir e in parte affascinante studio culturale.»
The New York Times Book Review
«Un testo potente, i cui vari frammenti si coagulano con forza, come limatura di ferro attratta da un magnete.»
The Guardian