Campi di segale sotto il sole abbacinante dell’Arkansas. Le mani strappano i frutti dalla terra, la terra prude e si mangia le mani. I braccianti arrancano nel meriggio insieme ai cavalli e il sogno americano è un abbaglio nell’afa, una zacchera di fango sulla schiena, un canto di nostalgia e speranza spezzato dalle spighe del grano.
Clara è la figlia di due contadini e trascorre l’adolescenza a correre tra gli odori aspri ed erbosi delle piantagioni, e a rubacchiare oggetti insignificanti nei negozi per divertimento e noia. Vagheggia un futuro di emancipazione, ricchezza e amori idilliaci; fantastica di evadere dalla promiscua violenza del suo mondo provinciale gettandosi con abbandono in ogni avventura: prima con Lowry, fascinoso e ribelle apolide che la strappa alla famiglia e l’abbandona subito dopo averla ingravidata; poi con Revere, facoltoso uomo già sposato che Clara seduce in cambio di una promessa di stabilità economica; infine con suo figlio Swan – l’ennesima speranza di riscatto, l’estrema illusione di una riscossa impossibile –, destinato però a diventare un uomo violento e autodistruttivo e a far naufragare anche gli ultimi sogni della madre.
Primo capitolo dell’Epopea americana di Joyce Carol Oates, Il giardino delle delizie racconta l’America proletaria degli anni cinquanta e sessanta, l’America white trash, avida di scalate sociali e rivincite, cianotica per i pugni incassati dai bastardi nelle bettole e dalla vita. Manescamente sordida, fumeggiante e sognatrice. Attraverso gli occhi di una ragazza fragile e bellissima, straziata dai desideri e dai demoni sociali ereditati – che ricorda nella sua tormentata grazia la Pamela di Samuel Richardson –, Oates tesse una storia di abusi e violenze, un ritratto impareggiabilmente realistico di quella impetuosa fiumana americana che travolge e annega i suoi figli, attirandoli ai margini dell’esistenza, senza possibilità di ritorno, nel miraggio di un paradiso terrestre, un giardino delle delizie che si rivela, alla fine, una terra desolata.
Joyce Carol Oates (Lockport, 1938) è una scrittrice americana. Ha vinto il National Book Award ed è stata più volte finalista al premio Pulitzer. Dal 1978 al 2014 ha insegnato Scrittura creativa alla Princeton University. Per il Saggiatore sono usciti La ballata di John Reddy Heart (2010), Zombie (2015), Jack deve morire (2016), Il collezionista di bambole (2018), Acqua nera (2020), la quadrilogia Epopea americana (Il giardino delle delizie, I ricchi, loro e Il paese delle meraviglie; 2017), Una famiglia americana (2023) e i saggi Ai limiti dell’impossibile (2019) e Nuovo cielo, nuova terra (2021).
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