La Repubblica di Venezia fu tra i primi stati italiani a creare un complesso sistema spionistico, che raggiunse la sua massima efficienza durante i turbolenti, tempestosi anni del tardo Rinascimento. Agli ordini del Consiglio dei dieci, un’autentica legione di spie, informatori e sicari agì in patria e all’estero contro i nemici della Serenissima, dimostrando un’efficienza pari solo alla spietatezza. Nel Settecento, quando la Repubblica conosceva un declino ormai inesorabile, gli inquisitori rivolsero la loro attenzione a nobili libertini, prostitute e seguaci dell’Illuminismo, in un tentativo tanto capillare quanto sterile di aggiogare i pericolosi venti di rivoluzione che spiravano per l’Europa. Lo spionaggio ha esercitato un influsso decisivo sulla storia europea, ma è sempre stato trascurato dagli studi accademici. Paolo Preto – attraverso una ricerca documentaria senza precedenti che supera i molti pregiudizi relativi alla scarsa influenza delle reti spionistiche sulle vicende diplomatiche, politiche e militari – analizza il caso della Serenissima, che come gli altri stati in via di formazione fece della segretezza il fondamento del proprio governo, e ricostruisce minuziosamente non solo le vicende dello spionaggio interno, ma anche le attività dei servizi segreti stranieri che operavano nella città: quelli inglesi, gli spagnoli, le infiltrazioni dello Stato della Chiesa e quelle ottomane. I servizi segreti di Venezia – lo studio più completo ed esaustivo dedicato all’evoluzione dell’intelligence in epoca moderna – offre un racconto puntuale e appassionante dello spionaggio industriale, commerciale e militare, della guerra chimica e batteriologica, ricostruendo il coinvolgimento di spie d’eccezione come Giacomo Casanova; e traccia un ritratto affascinante, sorprendentemente attuale, di una potenza economica e politica che, per difendere i propri interessi, non arretrò davanti a nulla: corruzione, ricatto, sabotaggio, avvelenamenti e assassinii.
Paolo Preto (1945) è ordinario di Storia moderna all’Università di Padova. È autore di saggi, tra cui ricordiamo: Venezia e i turchi (1975), Peste e società a Venezia nel 1576 (1978), Epidemia, paura e politica nell'Italia moderna (1987) e I servizi segreti di Venezia (il Saggiatore, 1999).
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