In che modo si può essere editori dopo le rivoluzioni tecnologiche del XX e XXI secolo? Alberto Mondadori risponde alla domanda con quasi cinquant’anni di anticipo, professando una stretta compenetrazione tra l’universo della scienza e quello della grande letteratura, tra la Storia orizzontale che traccia il destino sociale delle generazioni, e quella verticale fatta di pensatori, di scrittori, di grandi intellettuali, e di editori. Per diventare davvero un grande editore, capace di formare e guidare l’anima mundi culturale del proprio tempo, occorrono regole e leggi, programmi e strategie; e Alberto Mondadori appare, nella scelta di lettere che qui si propone, il teorico di un preciso modello di editoria. Vittorio Sereni, Ernest Hemingway, Jean-Paul Sartre, Giuseppe Ungaretti, Thomas Mann, ma anche miti della politica internazionale come John Fitzgerald Kennedy e Nikita Chruscev. Sono questi, insieme ai molti altri protagonisti del Novecento che popolano il libro, gli interlocutori con i quali si costruisce dialogicamente la nuova, necessaria costituzione editoriale.
Ciò che emerge più chiaramente da questo libro è un concetto piuttosto lineare e dunque esemplare; allo stesso tempo dunque così ambizioso. Alberto Mondadori costituisce qui l’idea per cui fare editoria significa costruire una poetica. Editoria come visione del mondo e come creazione di universi simbolici. Come necessità di illuminismo, come necessità di resistenza. Una selezione di lettere riordinate e meditate, vivacizzate e fatte interloquire tra loro intorno ad alcune domande ora più che mai urgenti: come si deve comportare un editore con i suoi autori e collaboratori, quali sono le scelte vincenti, cosa deve fare un buon ufficio stampa, e cosa un bravo redattore? Chi è davvero un «grande» editore? Un libro che chiede di essere anche un manuale, tanto pratico quanto passionale, dell’editoria contemporanea e futura, che si deve modellare partendo dagli insegnamenti di chi, prima di noi, ha tracciato nella terra il solco di una nuova fondazione.
Alberto Mondadori (1914-1976), figlio di Arnoldo, fu direttore editoriale della Mondadori dal 1943. Nel 1958 fondò il Saggiatore «con lo scopo preciso di soddisfare le richieste e i gusti di un pubblico intellettualmente moderno e di adeguare gradatamente la nostra cultura a quelle più avanzate».
scopri di più sull'autorecarrello
torna allo shop
Checkout
TORNA AL CARRELLO
RIEPILOGO