Exile è esattamente come il rock dovrebbe essere: un gruppo di musicisti suona una manciata di canzoni grandiose, chiuso insieme in una stanza. Amplificatori ronzanti, bottiglie che cadono, piedi strascicati, voci spettrali in sottofondo, il rullante vibra anche quando non viene toccato. Poi urla d’entusiasmo, grida d’incoraggiamento. Le chitarre vanno a fuoco. I suoni colano uno dentro l’altro. Via la rete, giù le maschere: va in scena il circo strampalato degli Stones.
Dalla fuga dall’Inghilterra alle session nei sotterranei di Villa Nellcôte in Costa Azzurra e al mixaggio finale a Los Angeles, Bill Janovitz insegue gli Stones, entra nel vivo delle registrazioni, svelando il percorso creativo di ogni singolo brano.
Bill Janovitz
Bill Janovitz è nato a Boston, dove vive e suona come chitarrista per la sua band. Scrive per il sito internet All Music Guide (www.allmusic.com).
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