Viviamo in un’epoca di grandi cambiamenti, caratterizzata dalla compresenza di processi globali di omologazione da un lato e da processi locali di frammentazione, ricerca identitaria, differenziazione dall’altro. Affrontare il tema della cura vuol dire parlare di stato sociale e delle scelte politiche che su questo tema sono di cruciale importanza, perché riguardano la vita di tutti i cittadini: uomini, donne, bambini, anziani, famiglie, giovani e nuovi cittadini arrivati da terre lontane. Significa assumersi la responsabilità di elaborare un moderno sistema di welfare che coniughi universalismo e persona, integrazione, cittadinanza, coesione sociale e rispetto dell’essere umano nelle varie fasi della vita. Un manifesto di idee deve partire da un confronto che si sviluppi nell’operatività concreta con tutte le professionalità coinvolte, rimettendo in gioco valori ed etica personale. È importante immettere in questo confronto il patrimonio di indicazioni e riflessioni che le istituzioni, i saperi specialistici e le esperienze professionali hanno collaborato a costruire. Nell’ottobre del 2009 un gruppo di esperti e tecnici – impegnati nella didattica accademica, nell’operatività dei servizi, nella gestione di sistemi complessi socio-sanitari, nella testimonianza personale e politica – si sono riuniti in alcune giornate di riflessione. Etica della cura testimonia questa elaborazione, avviata al servizio della costruzione di un bene comune condiviso.
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