«Non basta mostrare che il comportamento economico reale si discosta da quello teorico, ma occorre catturare nei modelli economici una nozione più realistica delle capacità cognitive umane.»
Non è sorprendente che, nella vita quotidiana, le decisioni delle persone si discostino dalle decisioni ideali della teoria economica. Quando si tratta di scegliere quale prodotto acquistare o come investire denaro, le nostre capacità di calcolo rivelano i loro limiti.Gli economisti hanno a lungo ritenuto che, al fine di spiegare il comportamento economico, tali deviazioni dalla razionalità siano trascurabili. I saggi qui raccolti mettono in discussione questa assunzione di fondo. Per questo tre premi Nobel – Daniel McFadden, Daniel Kahneman e Vernon L. Smith – hanno posto al centro dei propri studi il comportamento effettivamente osservato piuttosto che quello idealizzato. Nella convinzione che solo dotando l’economia di basi cognitive e sperimentali sia possibile accrescere il suo potere esplicativo, generare modelli teorici più plausibili, predizioni più precise e scelte di politica economica più efficaci.
Vernon L. Smith, premio Nobel per l’economia nel 2002, insegna economia presso la Chapman University, California.
scopri di più sull'autoreDaniel Kahneman, premio Nobel per l’economia nel 2002, insegna psicologia presso la Woodrow Wilson School dell’Università di Princeton, New Jersey.
scopri di più sull'autoreDaniel McFadden, premio Nobel per l’economia nel 2000, insieme a James J. Heckman, insegna economia presso l’Università di Berkeley, California.
scopri di più sull'autorecarrello
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