Nel secentenario della morte di Giotto, dal 27aprile 1937 gli Uffizi ospitarono la Mostra giottesca,la prima retrospettiva dedicata alla pittura italiana delle origini. L’esposizione, in cui erano presentate oltre trecento opere del maestro toscano, deipre cursori e dei seguaci, sancì il ruolo di Giotto come pater dell’«arte nostra».L’evento fu anche terreno di confronto, e scontro,tra il rigore scientifico dell’intelligencija criticadell’epoca – da Ojetti a Carena, da Offner a Salmi,da Michelucci a Longhi – che si interrogava sul valore della pittura giottesca e l’intento propagandistico dei gerarchi fascisti di nazionalizzare lo spirito della mostra. Testimonianze, lettere e cronache,insieme alle immagini delle opere e le preziose foto d’epoca, ci raccontano la genesi del progetto, le ingerenze governative, le fasi dell’allestimento e l’intenso dibattito critico che ne seguì.
Alessio Monciatti (San Giovanni Valdarno, 1971- 2023) insegna Storia dell’arte medievale presso l’Università del Molise. Ha pubblicato e curato saggi per Olschki, Electa ed Einaudi.
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